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emulare i cugini industriali del nord, e ben fecero, crearono molti posti di lavoro, anche se non soddisfacentemente remunerati. Infatti oggi si può dire che tale sviluppo, equizzato nelle spettanze relative al costo del lavoro, abbia giovato pure ai lavoratori dipendenti. Alcuni colleghi tipografi di Torre del Greco e dei paesi viciniori mi hanno fatto una chiara relazione sull’evoluzione e le trasfor- mazioni tecnologiche di queste aziende in relazione ai mutamenti politici, sindacali ed alle continue riforme legislative in fatto fiscale. Ma la tipografia napoletana è succube di una domanda labile, per cui è frequente il fenomeno di dilaniamento concorrenziale. In più si presentano spesso casi di mancata corresponsione remunerativa a causa di fallimenti o bancarotta, anche fraudolenta, da parte dei fruitori di grosse partite di stampati, per cui, talvolta, il bilancio di queste aziende si incrina quasi a spaccarsi. I nostri datori di lavoro odierni, tra fisco, sindacati e bancarottieri hanno, come si dice da noi, appeso i panni ad un cattivo chiodo.
Le idee e le opinioni degli uomini, sociali, religiose o politiche, vengono forgiate tra i focolari domestici,

sulle ginocchia materne, c’è poco da discutere. Ecco perché la matrice delle considerazioni sociali è l’ottica psicologica, tutto si dipana da questo mirino. La formazione nell’età evolutiva individuale determina ogni tipo di scelta sociale, le influenze esterne suggeriscono solo le etichette da appiccicare sul petto. Così le peculiarità psicosessuali-affettive determinano le varie sublimazioni, politiche, religiose e professionali. Arturo mi rispose che questa e psicologia spicciola, da primo anno d’Università e che comunque, come tutte le dottrine sono nient’altro che ciance, teorie, supposizioni e basta.
ARTURO, TIPOGRAFO ERUDITO
Arturo e un collega tipografo di Portici. Quando ci incontriamo, ogni anno, in occasione della Festa dei Quattro Altari, mi parla spesso dei nuovi datori di lavoro. «Non capisco perché - disse una volta - la gente si ostina ancora a parlar male dei padroni. Non starei nei loro panni nemmeno come pulce. Credono di conquistare la felicità col danaro, mentre, in pochi anni, si ritrovano addosso tutti i disturbi psicosomatici contemplati nei manuali di Franz Alexander. D’altra parte - sostiene Arturo