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girarti sempre intorno, a rodersi l’anima in segreto? I loro fratelli d’Italia poveri sono quelli del sud, essi sono utili allo scopo. Per questo si accaniscono a propinarci tutto quello che producono; devo forse delucidarti sulla natura della rivalità fraterna?». Gli spari fantasmagorici coprono le teorie di Arturo. Ora aspira ampie boccate di fumo. Dopo la botta finale, nel mentre ambuliamo stirandoci le membra in piena fase peptica, conclude: «Il bisogno di potere-danaro dei fratelli imprenditori del sud, invece, scaturisce da un’atavica brama di volersi svincolare dalle grinfie feudali, dal vassallaggio (oggi clientelismo). Il sentimento infermo di alcuni imprenditori, è conflittuale, perché il soggetto si dibatte tra un antico desiderio di riscatto, la coercizione consumistica e l’economia malata del sud, subordinata a quella più razionale del nord. Da noi il desiderio di emergere in maniera consistente, e prevalere, si ripercuote non già su quelli più a sud poiché, poveri africani, non hanno neppure la mazza per andare mendicando, ma sui malcapitati che si 

hanno sotto mano, insomma i paria delle gerarchie, industriali, commerciali, marziali, domestiche, sempre molto numerosi. Ai lavoratori dipendenti, a prescindere dalle seconde attività e dai doppi stipendi coniugali, e preclusa ogni possibilità di ascesa in questo senso. Tale bisogno infermo, questa sorta di prevaricazione a catena, e rappresentata e sostenuta dalle mogli, che non hanno niente a che fare con le donne, degne di tutta la stima ed il rispetto; le mogli, senza generalizzare, pretendono solo dalla forza economica domestica il riscatto delle dominazioni del passato, dell’antica condizione contadina ». Arturo prende fiato. Quindi prende posto al volante. "La mania di fare soldi dei settentrionali è legata alla problematica esistenziale planetaria, quella nostra in più prende radici dalla storia locale. Quando questo bisogno si intensifica si finisce con lo scendere a compromessi anche di natura eslege e delittuosa. Il primo traguardo e il posto. E qui cominciano i problemi, perché il posto ti mette nell’orbita  dell’eliocentrismo del