potere economico, indi il matrimonio, poi spinta
psicologica della moglie ed empirica dei bisogni (e non delle necessità) legati al consumismo coerciz-
zato. La corsa è irrefrenabile. Non si rinunzia a nessun tentativo,
altrimenti ci si sente emarginati. Nessun circumvesuviano, caro Mari,
non ha mai tentato di fare l’imprenditore, almeno una volta nella
vita, anche il banca- rellaro, pur di sentire l’ebbrezza dell’ascesa.
Statte bbuono, Marittie’». E voltato la gavezza ...dei cavalli
motore, naturalmente, punta verso Portici, dileguandosi per il Miglio d’Oro
dannunziano.
La finanza, col capitalismo prioritario, si depluralizza concentrandosi
nel potere oligarchico. Non gia solo 1’artigiano, ma l’industriale
medio rischia di uscire dal rango dei privilegiati.
Gli sforzi dell’industria tipografica campana sono sostenuti. E’
difficile tener testa ai continui progressi tecnologici. Molte aziende
fanno capriole per reggere il gioco del mercato e delle tecniche. Ma spesso si sottopongono a
ridimensionamenti che favoriscono l’aumento dei cassintegrati.
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LE NUOVE TECNICHE
L’industria grafica moderna ha quasi eliminato del tutto l’uso dei
caratteri tipografici di piombo. Già negli anni 60 si era diffuso il
sistema per realizzare titoli e slogans con i trasferibili, noti
oramai a tutti, i quali, tra l’altro, abolivano l’handicap estetico
della spalla dei caratteri, consentendo soluzioni tecniche di
massimo accostamento delle lettere o dei righi, sovrapposizioni, incastri,
ecc. In più i trasferibili vengono prodotti nella totalità della gamma
di stili, rispetto al parziale corredo di caratteri di piombo che dispone
la tipografia più attrezzata. La vera rivoluzione grafica compositiva,
però, l’ha provocata l’elettronica con la fotocomposizione
computerizzata (vedi capitola relativo). A prescindere dal disegno e dalla
fotografia puri, fine a se stessi, il grafico moderno basa il proprio
lavoro sulla fusione di tutti gli elementi fototecnici che ha a
disposizione, sia quelli creativi, inventati per l’occasione, sia quelli
sistematici, costituiti da materiale fotocomposto, trasferibili, fondi,
retinature speciali, disegni standard e persino bozze di elementi
tipografici. Al di fuori dei miei trasognamenti di parte
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