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camuffarli con alcune trovate di ambiguità grafica, spesso fondendo insieme l’espressione alfabetica con quella figurativa. Alcune di queste forme di grafica esasperata vengono standardizzate e catalogate. Basta osservare la struttura di alcune serie di moderni caratteri tipo fantasia, dove ciascun segno dell’alfabeto contiene in sé una figura grafica che si ripete negli altri segni. (Vedi i cataloghi dei trasferibili). Gia gli amanuensi tendevano ad ornare i simboli fonetici di frische frasche, meglio comprensibili come elementi aggiuntivi ornati fatti di angoli, spigoli e svolazzi di impronta floreale, fino a creare, con le capolettere, minuscole opere d’arte. L’invasione della stampa a caratteri mobili snellì la decorazione nei caratteri appannaggio della chiarezza della lettura. Fu il periodo Liberty a ridare grazie, codine e svolazzi ai caratteri, che attingevano nei motivi floreali; impronte a tutt’oggi esistenti in alcuni stili fantasia. Ma la grafica moderna fonda le sue basi nella priorità geometrica delle forme. La linea sconfigge la curva, e pensare che il vecchio materiale tipografico era svantaggiato dalle curve; oggi che la fotocomposizione ha superato questo

scoglio, le curve sono in disuso. E’ proprio vero: Quando si hanno denti non si ha pane e quando si ha pane non si hanno denti. Oppure l’altro proverbio che dice sapientemente: Al povero manca il pane e al ricco l’appetito. La linea vince e, state tranquilli, non mi metto ad analizzare i motivi inconsci per cui gli architetti moderni tendono a squadrare tutto, le strutture architettoniche, l’arredamento, l’automobile, persino i suoi fari non sono più circolari. Ora stiamo ad attendere che facciano le lampadine quadrate... Che la donna gia l’hanno squadrata, poi dicono che i ragazzi di oggi sono meno virili, forse sono solo meno stimolati, come dalle forme evidenziate d’una volta e soprattutto dal celato. Diceva Andre Gide: Una gioventù troppo casta porta ad una vecchiaia dissoluta. E’ più facile rinunciare al «conosciuto» che al sempre «immaginato». Il bisogno stesso di elaborare le fotografie facendole apparire sempre più dei disegni dimostra che ci si vuole a tutti i costi allontanare dai canoni artistici classici, la dove la fotografia è molto vicina alla pittura figurativa. Fin da quando lo stile Liberty suggerì l’elaborazione grafica