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Cap. 10 - Pag. 398 |
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IL CONCETTO DELL’AMORE
TEMA CENTRALE DELLA LETTERATURA |
finibilità, non solo, ma di probabile assenza salvifica post-mortale. Ma al di là delle affermate teorie speculative o psico-scientifiche, il timore, o più semplicemente il senso di finire, è presente in ogni forma cerebrale. L’animale, a mezza strada tra l’uomo e la pianta, vessato o recluso presenta gli stessi sintomi angosciosi dell’uomo ragionevole, che sfociano, a lungo andare, nel disequilibrio. L’appassimento delle piante è un chiaro esempio di deperimento fisiologico. Esse, istintivamente, (anche se la terminologia è impropria) nei loro limiti compiono ogni sforzo per riprendere vita e, nel caso di intervento dell’uomo o della natura, ce la mettono tutta per risorgere. Io suppongo che una forma iniziale di difesa, più comprensibile come senso di conservazione, sia presente già nello stadio fecondo pre-fetale. La prima reazione ovulo-cellulare e quindi la difesa dall’estinzione, che si accentua mano mano con lo sforzo neo-fetale contro la probabile minaccia abortiva. La lotta con la finibilità, quindi, non e subito istintuale-cerebrale pre-post-natale, ma è già presente con la formazione delle prime cellule; diviene istintuale durante lo stadio fetale avanzato, e |