rotocalcografia d’informazione e alla produzione dei volumi arredo a
priorità iconografica, adatti ad una società consumistica, per la
gioia dei bibliomani, inorgogliti di possedere migliaia di dispense
rilegate in falsa bazzana, fregiate con prestigiose impressioni in oro,
rivestite da policrome e arredanti sovraccoperte. La letteratura
propriamente detta ritorna nelle sole orbite degli addetti ai lavori.
Data la concentrazione delle officine editoriali del Nord Italia, nel
nostro Sud la crisi e più sentita dai librai che dai tipografi.
Giocoforza, le arti grafiche si sono adeguate alle leggi di mercato. La
espressività peculiare dell’alfabeto soccombe al mezzo iconografico
verista e pragmatico. Inoltre, negli ultimi decenni si e avuto un
incremento notevole degli stampati relativi alla società consumistica
circa la massiccia esplosione di prodotti preconfezionati. Basti pensare
che le salumerie o le farmacie, ad esempio, vendono il trenta per cento
di materiale grafico avviluppato intorno a tutti i prodotti. Anche in
Italia si riesce a vendere tutto in un astuccio policromo, specie le
porcherie; almeno fossero solo sostanze |
inerti da placebo, come in terapia cieca e doppiocieca..... In più, su
binario parallelo, marcia la grafica relativa all’amministrazione
pubblica e privata fino alla modulistica continua.
Come la pubblicità sconfina nell’arte, così questo dirottamento delle
arti grafiche nulla toglie, nel suo aspetto commerciale esasperato, all’arte
applicata in sé ed al suo fascino primitivo, a prescindere dalla
asetticità delle moderne tecnologie. Pur se, come accadde per i
prototipografi, le crisi economiche o i problemi di sovrapproduzione
cagionano cattiva qualità del prodotto. In
queste transizioni sussiste l’imperizia di operatori inesperti ed
improvvisati. Negli anni 60, ad esempio, si verificò in Campania un
fenomeno per altro prevedibile, che ha trasformato la struttura
gestionale delle arti grafiche regionale. Una vertenza sindacale oggi,
una domani... fino a che diverse industrie (avvezze a canoni gestionali,
come dire, premarxiani) hanno chiuso i battenti. In simultanea molte
navi transoceaniche provviste di tipografia cadevano in disarmo perché
sostituite dagli aeromobili. Molti tipografi (buona parte della mia
Torre del Greco)
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