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Argomento presente: « Ampliamo il vocabolario torrese » | ||||||
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ID: 1208 Intervento
da:
nicola scognamiglio
- Email:
nicoscogna@libero.it
- Data:
giovedì 24 febbraio 2005 Ore: 02:29
Buona notte, ho finito il turno, desidero fare i complimenti all'ing. Salvatore Argenziano per il suo lavoro sulla "Lenga turrese". Mio cugino a Torre ha comprato una copia del libro e me ne ha parlato con entusiasmo. La curiosità mi ha portatro sul link della prima pagina del forum e mi sono trovato sul vocabolario che è in Torreomnia. Un lavoro davvero interessante, meticoloso, preciso. In qualità di educatore penso che dovrebbe almeno essere strumento di studio nelle scuole torresi per avere dei punti di riferimento circa le proprie origini. E' bello vedere uno che costruisce palazzi che si mette a costruire parole. Non ci sarà nesso, ma sicuramente le due cose hanno in comune la cura e la precisione, l'amore per la propria giovinezza. "Laudatores tempore acti". Scusami, ingegnere, ma io sono un matto latinista. A casa mi prendono in giro perché o parlo latino o torrese. Tanto, se parlo italiano lo stesso fanno i comodi loro. Ho fatto coraggio pure in questa sede. Nei primi messaggi mi vergognavo di declamare, ma soprattutto di ostentare di "saper di latino". So che Tu, come Mari e molti altri non vi risparmiate per la nostra Torre. Io se potessi darei il mio contributo, ma potrei fare solo il Vostro garzone. Conosco alcuni torresi che conservano gelosi tante cose culturali utili, di interesse comune e le serbano in casa. "Nullius boni sine socio iucunda possessio est". E finisco qui, altrimenti non mi freno più. Di nuovo complimenti Nicola |
ID: 964 Intervento
da:
luigi mari
- Email:
gigiomari@libero.it
- Data:
martedì 8 febbraio 2005 Ore: 02:05
Carissimi, il dizionario e la grammatica torrese è un opera con caratteristiche univoche è va necessariamente inserita nel Forun n. 2. Essa dovrebbe essere studiata nelle scuole. Credo sia il momento di inviare una e-mail a tutte le scuole torresi e sensibilizzarle per il nuovo spazio a loro dedicato. Dovreste darmi una mano. Gli studi archeo-speleologici di Aniello Langella vanno approfonditi. Senza modificare i programmi scolastici è necessario introdurre per i ragazzi scienze, folklore e storia locale. L'amministratore |
ID: 514 Intervento
da:
Aniello
- Email:
aniello.langella@tiscali.it
Per Salvatore Oggi finalmente ho letto tutto ciò che hai scritto in Torreomnia. Ritengo che sia stato un arricchimento. Penso di non aver letto mai con così tanto gusto unoscritto torrese. Al di la della destinazione dei testi che ritengo degni di essere anche studiati a scuola, trovo che il tutto sia di una simpatia e di una dolcezza che superano l'immaginazione. Al cospetto di una grammatica in genere si arriccia il naso, ma la GRAMMATICA DI ARGENZIANO è diversa poichè è calda è sentita. A scuola si dovrebbe studiare questo testo in quanto vicino alla lingua italiana per regole e fonetica. La sua lettura ed il suo studio allenano la memoria e stomolano la ricerca semantica che è alla base del lessico e quindi della comprensione . La fase espressiva nell'uomo è il risultato di interazioni mnestiche che derivano direttamente dalla comprensione. Non può esserci espressione verbale finalizzata se non c'è comprensione. Poi mi sono fiondato negli scritti. Alcuni mi sono distanti per epoca , ma non per qusto non ne avverto il palpitante sentimento di interiorità che li anima. Sei veramente e semplicemente bravo. Non ti conoscevo , prima,... oggi un pochino in più. Sei un uomo buono. Nello ( ho scritto come al solito di getto e senza rileggere,... speriamo di non aver sbagliato nella battitura, .... scusate nella digitazione ) |
ID: 486 Intervento
da:
Salvatore Argenziano
- Email:
salvatore.argenziano@fastwebnet.it
07.01.2005. Caro Lucio, il ricordo di tua nonna negli strangianommi mi dà occasione per chiederti una informazione (purtroppo la nonna non c’è più a rispondermi). Da dove deriva la dizione “ago di zaffarano”? Io ho avanzato una ipotesi ma senza certezza. Col tuo intervento posso aggiungere una voce al Dizionario (opera collettiva) per il salvataggio della lenga turrese. Ad ogni suggerimento mi viene di pensare alle raccolte di figurine. Ce l’ho, ce l’ho, ce l’ho, MANCA. matrazzàra: s. f. Lavorante di matarazzi che riparava i materassi di lana e in primavera li svuotava tutti, lasciava la lana alcuni giorni all’aria aperta, la allariava e poi risistemava il tutto. allariä(re): v. tr. Allargare. Allaria’ a lana r’i matarazzi. zaffaranär(o): s. m. Rivenditore di panni vecchi acquistati in cambio di zafferano. In seguito furono detti sapunari perché davano in cambio del sapone. L’ago ‘i zaffarano: Ago grosso usato dai zaffaranari e dai materassai. |
ID: 483 Intervento
da:
Salvatore Argenziano
- Email:
salvatore.argenziano@fastwebnet.it
Riscrivo questo intervento di mercoledì, 05, scomparso misteriosamente dal Forum. Censura?!! Riscrivo questo intervento del giorno 05, mercoledì, scomparso misteriosamente dal Forum. Censura? Gigi mi chiede spiegazione di alcuni proverbi torresi. Ce vonno cazzi vatecari pe fa’ i figli carrettieri. vàt(e)ca: : s. f.. Bestia da soma. etim. Latinomedioevale “viatica bestia”. vat(e)càr(o) : s. m. Chi guida le bestie da soma. Carrettiere. etim. Da vateca. *Ha fatto chiagnere astichi e lavatore. äst(i)c(o): s. m. Asteco, Astreco. Lastrico solare. etim. Latino “astracum” dal greco “ostrakon”, coccio. I solai di copertura, in genere a volte, panze, carose, erano realizzati con impasti leggeri di cocci. *L’astico chiove e a petturata scorre, si dice di chi cerca scuse. *GBB. Commo se portarria l’acqua ’ncoppa a l’astreche co’ le tromme? *Meglio nu marito spungillo ca n’amante mperatore. scungìgl(io): itt. Murice comune. Il nome torrese è spungillo. Cacavuozzolo. spungìll(o): s. m. Scungiglio. Con questo termine si definisce una persona piccola e deforme, a somiglianza della conchiglia attorcigliata. Gigi mi lascia a telefono in una lunga attesa perché non ha sentito il richiamo della moglie. s(e)ntuta: s. f. Udito. Da sèntere, udire. *Giggì, hai perzo a sentuta? |
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