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Argomento presente: « LE DONNE VESUVIANE » | ||||||
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ID: 1108 Intervento
da:
Monica Falanga
- Email:
monicafalanga@virgilio.it
- Data:
giovedì 17 febbraio 2005 Ore: 21:34
Buona sera, mi presento, sono Monica Falanga di Torre, ma lavoro a Firenze dall'età del liceo. Ho trent'anni e sono nubile, grazie a Dio. Non è per mettere le mani avanti, ma il mio è un intervento occasionale. Se resto o meno sul forum dipende da voi, se mi stimolate o mi annoiate con i sermoni tipo quelli del sig. Mari. Mi scusi, ma come si fa a capire i suoi post? Lo dico subito, non ne potevo più di tacere. Mia nonna alla mia domanda di perché a Torre del Greco, particolarmente, la gente fosse così felice di avere il figlio maschio, oppure "ommo", come dice il Sig. Mari, mi rispose: "è un fatto numerico, figlia mia, conta la legge della domanda e dell'offerta. Le donne sono sette volte di numero superiore ai maschi, e non solo a Torre. Avevo tredici anni e quella volta piansi tutta la notte convinta e ossessionata di non poter mai avere un compagno. La nonna intanto aveva dimenticato che pur se l'offerta è in eccesso conta molto la componente "qualità" che nella fattispecie è la bellezza di una donna. Grazie a Dio, madre natura, molto generosa con me, sembra avermi dotata a riguardo. Io mi vedo normale, anzi mi scopro sempre nuovi difetti, ma sono stanca delle continue avance dei maschi. Sono arrivata a trent'anni e ancora non metto "la testa a fare bene" come diciamo a Torre. Ma sarà pure colpa dell'autonomia economica e dell'apertura mentale del centro-nord Italia. Metto subito a fuoco. Prendiamo per buona la previsione della nonna e dividiamo i 100.000 abitanti di Torre per 7, scopriamo che la nostra città conta 14.000 uomini contro 86.000 donne. Adesso arrotondo a 76.000, anche a 56. Ma è possibile che nessuna di queste signore o signorine sia venuto il prurito, la curiosità, o, diciamolo pure, il coraggio di entrare non già nel forum, ma in questa discussione in particolare? Eccomi qua. Non sono brava a scrivere come il sig Mari o il Dott. Langella. Ma credo di essere ferrata a rispondere. Sono a disposizione. Credo che si possa parlare di discussione almeno con una sola rappresentante della controparte. Non temete, sono abbastanza aliena da pregiudizi, perbenismi e provincialismi. Sotto a chi tocca. Monica |
ID: 1107 Intervento
da:
Ciro Adrian ciavolino
- Email:
ciroadrian@libero.it
- Data:
giovedì 17 febbraio 2005 Ore: 20:47
Moglie...doglie...soglie...usci...porte...corte...sorte...destino...festino...nozze d'argento...anello...Aniello...Pina.............The end |
ID: 1105 Intervento
da:
Aniello Langella
- Email:
aniello.langella@tiscali.it
- Data:
mercoledì 16 febbraio 2005 Ore: 23:23
MIA MOGLIE , TORRESE E' TOLLERANTE. Nel senso che mi tollera. LA NONNA CARMELA , TORRESE, NON TOLLERAVA IL NONNO PASQUALE PERCHE' SBAGLIAVA A FARE LA SPESA LA MIA MAMMA NON TOLLERA ME QUANDO PARLO MALE DELLA VENIER IN TV LA NONNA NUNZIA DI VIA FONTANA NON TOLLERA CHE SOTTO IL BALCONE LA MATTINA C'E' UN CASINO DI AUTO CHE VANNO A FARE LA SPESA DA MARIO IL FRUTTAIOLO. Le nonne torresi sono elementi vivi delle viscere del vulcano. Si agitano, si muovono ed esplodono. Aniello |
ID: 1098 Intervento
da:
Antonio Abbagnano
- Email:
usn123@fastwebnet.it
- Data:
mercoledì 16 febbraio 2005 Ore: 10:40
Da come hai raccontato la storia della grotta mi sono immaginato i nostri compaesani che nel 1795 ritornano prudentemente a ricercare le loro cose. Qua c'era la mia casa, qui c'era la casa di Luigi il pescatore, qua c'era la casa di mia nonna...qui c'era la Chiesa della Madonna del Principio, la Chiesa di Sant'Anna, protettrice delle donne incinte e dunque della vita. Hanno un disperato bisogno di radici e dunque scavano in quel posto e ritrovano l'effige della Madonna, intatta a pochi centimetri dalla lava. Ritorna la speranza della vita, ritorna la possibilità di restare ancora nei nostri luoghi. E' il miracolo dell'uomo, della forza di ricominciare: è il miracolo più bello. Perchè ridimensionarlo ? Antonio |
ID: 1097 Intervento
da:
Aniello Langella
- Email:
aniello.langella@tiscali.it
- Data:
mercoledì 16 febbraio 2005 Ore: 09:27
Rispondo ad Antonio Ho attraversato molte volte l'irto cammino della comprensione del mistero. Molte volte mi sono perso, e da solo, senza aiuto ho ripreso a ricercare. Nessuno può aiutarti nella comprensione se non te stesso. Io posso solo dirti che negli occhi di un bambino puoi travare quel Dio onnipotente che salva e giudica. Dio è assolutamente al di fuori dei nostri discorsi . Egli non ha bisogno di essere ricercato in quanto è. Esiste come esiste il Suo UNiverso e le leggi senza tempo che le regolano. Molti uomini si sono avventurati come me nella ricerca dei perchè. Non esiste un perchè. L'incontro con il Vero è casuale a volte , non è frutto di ricerca. Quando tu cerchi risposte ( almeno questo capita a me ) ti succede di restare come un cretino affascinato dal MIstero stesso ed alla fine non fai altro che farti cullare dalla braccia benevole del sentimento profondo che nutri per il tuo DIo...." e il naufragar m'è dolce in questo mar...". Non c'è risposta razionale. Se ragiono da medico ( sensu stricto ) devo leggere i sintomi, l'anamnesi ed i dati strumentali, se ragiono da uomo come mi vuole San Paolo devo andare oltre,... devo conoscere l'uomo e la donna che sono dentro quel contenitore cellulare. Allora capisci bene che il farmaco non ha effetto se non lo dai con amore. Spesso si guarisce ( e si uccide ) con una frase. Io amo il mio lavoro per questo . Sono fortunatissimo in quanto il Signore Gesù mi ha dato la possibilità di esercitare un lavoro che mi vincola al segreto e mi consente allo stesso tempo di "entrare" in alcuni ambienti della psiche umana. Droga, mass media , anoressia,... come dice Mari giustamente ,.... questi sono i veleni dei nostri tempi , per i quali nè il medico, nè il sociologi , nè il sacerdote ha grandi armi. Bisogna prendere la strada irta, quella stretta,.. quella che conduce all'incontro con la Verità. Oggi la strada irta nessuno la percorre, proprio perchè è difficoltosa. Bisogna incontrare la gente e confrontarsi sul terreno delle difficoltà . Io credo che tutti sapevano a Torre che lì sotto a circa 10 metri di profondità c'era la chiesa distrutta. Non si poteva perdere la memoria storica di un fatto a distanza di un anno. MA NESSUNO IMMAGINAVA CHE DI TUTTA LA CHIESA SI SALVASSE SOLO ED ESCLUSIVAMENTE QUELLA IMMAGINE. Voi vivete a Torre e per voi quella CHiesa è un fatto assodato, rutinario, quasi scivalato nel banale. Un giorno portai in quella grotta degli amici di "fuori" , i quali rimasero esterefatti ( a dir poco ), allibiti al cospetto di quell'accadimento. Questo fatto aggiunsero, non ha alcuna spiegazione scientifica. è straordinario, nel senso stretto del termine: STRA ORDINARIO. Ma ciò che veramente è assolutamente INCREDIBILE è l'analisi dei dati strutturali dell'abside. BIsogna studiare quelle strutture per anni come ho fatto io e poi capirete che in quella grotta accadde un fatto sovrannaturale. Questo è a mmio avviso il messaggio della Vergine del Principio. Quella è la mia Madonna . E' sempre nei mio occhi e mi guida sempre , chredetemi. Quando sono a TOrre scendo nell'area ipogea per continuare a studiare e capire cosa accadde, quali "forze" immense sospesero in aria il magma incandescente formando una camera attorno alla icona. La pastorella Torre è probabilmente una fantasia , forse esistette sul srio, ... MA COSA IMPORTA SAPERLO.... la vera verità fu la volontà di quei fedeli che scvarono in maniera ISPIRATA sapendo di trovare qualcosa di stranamente diverso. Perdonatemi, se parlo di argomenti teologici così importanti senza averne le capacità. Sono tuttavia certo che quando si parla di Dio non si fa mai male a nessuno. E poi Buon Dio in tema di tolleranza, oggi si dà la parola a tutti, anche ai fratelli islamici ( con tutto il rispetto ) e non volete darla a me nella mia terra , nella terra dei miei nonni e dei miei avi ? A presto Aniello |
ID: 1093 Intervento
da:
Antonio Abbagnano
- Email:
usn123@fastwebnet.it
- Data:
martedì 15 febbraio 2005 Ore: 23:41
La storia mi è piaciuta, ovviamente. Vorrei anche una tua ricostruzione storica della faccenda, se è possibile. Che cosa è avvenuto esattamente, se si sa. Grazie, Antonio |
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