Scrittori tipografi: ANANIS NIN    pag. 2

Virginia Wolf

Anais Nin

Emily Faithfull

William Morris

Augusta Lewis Troup

Fu scrittrice-tipografa per forza perché nessuno voleva pubblicare i suoi libri, specie i diari che coinvolgevano molti personaggi in vista. 
Un volto solare, sbarazzino, trasgressivo, anche se non bellissimo.
I suoi libri e soprattutto i suoi diari hanno sforato il confine netto tra letteratura erotica e la pornografia "intellettuale".

      

Dal 21 febbraio 1903 a oggi è trascorso un secolo. Anais avrebbe cento anni. – scrittrice, femminista, amante di tutti e di nessuno. Figurano nella sua vita Henry Miller, e tanti intellettuali del 900 artistico e letterario tra la Parigi degli anni ’30 e la New York degli anni ’40. Una donna che immola la propria femminilità sulla sessualità ideale di tutti. Attraverso i suoi libri annaspa e dispera la soluzione esistenziale tramite il sesso liberatorio e tenta di rimettere assieme le tessere del mosaico spesso assurdo dell’esistenza: "Ero una bambina, una moglie e un’amante, ma senza avvedermene avevo evitato la donna: non ero una donna. Il sesso da solo non ha fatto di me una donna. La passione di Henry non era bastata a fare di me una donna".
150 volumi, 35.000 pagine, deii suoi diari, custoditi attualmente allo Special Collections Department della UCLA (e curate dall'Anais Nin Trust). Non sono stati mai pubblicati tutti per rispetto della privacy dei personaggi coinvolti.
Attraverso gli scritti di Anais si scopre un mondo ricco di fascino e di meraviglia, che offusca persino la pornografia dei suoi pensieri espressi, anche se in maniera colta. Anche le cose insignificanti, le persone più semplici vengono descritte con analisi scrupolosa.
Nin trascorre una vita intensa e vissuta. Diceva: "La vita ordinaria non mi interessa. Cerco solo i grandi momenti... Voglio essere una scrittrice che ricorda agli altri che questi momenti esistono".
Nel 1973 la Nin ricevette una laurea ad honorem dal Philadelphia College of Art; nel 1974 fu eletta al National Institute of Arts and Letters.
Il 14 gennaio 1977, Anaïs Nin muore di cancro a Los Angeles. Postumo uscì la raccolta di racconti erotici "Il Delta di Venere".

Dai suoi diari Anais "fotografa" l'ambiente delle sue tipografie:

"…Vedemmo delle stampatrici di seconda mano a settantacinque e cento dollari. Una funzionava come una macchina da cucire di vecchio tipo, con un pedale. L’inchiostratura doveva essere fatta a mano. Il venditore disse che avremmo potuto stampare delle cartoline natalizie con un apparecchio del genere, ma non dei bei libri.
…Scoprimmo dei fondi di magazzino, piccole quantità che i grossi editori non possono usare, ma che erano ideali per noi. Carta buona. Comprammo i caratteri tipografici. Fu consegnata la stampatrice. Prendemmo in biblioteca un libro su come stampa re. Incominciai a imparare la composizione tipografica. Mi ci volle un’ora e mezzo per comporre mezza pagina. Decidemmo di incominciare con Inverno artificiale.
…Prime bozze di Inverno artificiale, composte a mano da me e stampate da Gonzalo. E necessaria la sua forza fisica per azionare il pedale. Imparammo nel modo più duro, grazie all’esperienza. Provando, inventando, cercando, lottando. Lavoravamo sette o otto ore al giorno. Sognavamo, mangiavamo, parlavamo, dormivamo con la stampatrice. Mangiavamo panini che sapevano d’inchiostro, ci sporcavamo d’inchiostro unghie e capelli.
…Il rapporto col lavoro manuale e bellissimo. Si e in relazione corporale con un blocco solido di lettere di metallo, col peso del vassoio, colla giustezza degli spazi, con i ritmi e la tempra della macchina. Si contrappongono le proprie facoltà a problemi concreti. Le vittorie sono concrete, definibili, tangibili. Una pagina di stampa perfetta. Si può toccare la pagina che si e scritta. Alla fine della giornata si può vedere il proprio lavoro, soppesarlo. E fatto. Esiste".