Scrittori tipografi: VIRGINIA WOLF  pag. 2

Virginia Wolf

Anais Nin

Emily Faithfull

William Morris

Augusta Lewis Troup

La vita letteraria di Virginia

Il padre Leslie Stephen era un agffermato studioso ed era amico di intellettuali come Thomas Carlyle, il filosofo e Henry James, il raffinato romanziere statunitense trasferitosi in Inghilterra. Era un uomo con una lunga barba, magro, con un temperamento nervoso. La madre, Julia Jackson assomigliava a Virginia era invece una donna spontanea, che amava molto i figli. Leslie Stephen la sposò nel 1878, era vedova. Ebbero quattro figli: Vanessa, pittrice di talento, era la primogenita. Virginia era la terzogenita.
La prima crisi psichica e si manifestò nel 1895 dopo la morte della madre, combattè la depressione fino agli ultimi anni sela sua esistenza.
Tra gli amici di Virginia e Vanessa del salotto letterario che frequentavano: un giovane studioso ebreo di idee socialiste Leonard Woolf, poi suo marito, Clive Bell, E.M.Forster, l'autore di "Passaggio in India", l'intellettuale trasgressivo Lytton Strachey, l'economista John Maynard Keynes, Maurice, il pittore Duncan Grant. Quasi tutti erano mosessuali o bisessuali eccetto Leonard e Clive.
Nel gruppo di Bloomsbury si discutevadei romanzi, delle nuove teorie di Sigmund Freud, del comunismo. Tutti erano di sinistra e antivittoriani.
Prima di Leonard che nel 1912 la sposò, Virginia aveva provato alcuni sentimenti platonici per Lytton Strachey. A 33 anni pubblicò un romanzo " The voyage out " (La crociera). Incominciò la sua carriera letteraria.
Pur se doveva ancora raggiungere la maturità degli anni successivi mostrava molto talento. Negli anni '20, assimilando l'influenza di Freud, ma non di un Marinetti scrisse i suoi libri migliori: "Jacob's room" e "Mrs. Dalloway", "To the lighthouse", "Orlando" e infine "The Waves". Era trascorso il terzo decennio del 900.
l'amore per la vita e una tranquillità mentale resero quegli anni creativi. Ma Virginia Woolf era socialista e femminista e compose anche due saggi molto importanti "A room of one's own", un componimento sua storia della liberazione delle donne e del rapporto tra donne e letteratura e non ha perso la sua attualità, e " Three Guineas" un saggio contro la guerra e il nazifascismo.
" Flush" esce 1l 1933 la storia della poetessa Elisabeth Barret Browning dell'ottocento vista dal suo cane Flush: Elisabeth, malata per una caduta da cavallo e per problemi mentali è rinchiusa in una stanza della casa paterna londinese trova una nuova vita fuggendo a Firenze con il poeta Robert Browning e con Flush.
Virginia sfidava bene in gioventù le sue crisi depressive, superata la crisi la sua mente tornava lucida per poi ricadere nel buio.

             
Si è detto del suo stile e quello di Joyce come "stream of consciousness". Lei e il famoso irlandese dell'Ulisses" che insegnava lingua inglese in un liceo di Trieste, erano approdati alla stessa impronta anche se Joyce la espresse diversamente dalla Woolf. Virginia era e restò sempre una donna molto evanescente, delicata e piena di quella forza interiore che solo le persone fragili possiedono.
Quando Virginia si suicidò nel 1941 non sapeva che i nazisti appena occupato l'Inghilterra avrebbero ucciso lei e Leonard. Ai gerarchi nazisti Virginia Woolf faceva molta paura come ha rivelato lo storico Shirer nella "Storia del terzo reich"'.
Quasi tutte le opere di Virginia W. Sono state tradotte in italiano, da vari traduttori ed esistono in diverse edizioni. Sono reperibili presso la libreria " Babele " via dei Banchi Vecchi 116.

        

               Uno dei profili più espressivi di Virginia

Opere della scrittrice tipografa:
- Uniform Edition, ed. by L. Woolf, London, The Hogarth Press, 1957 (e successive ristampe)
- Collected Essays, ed. by L. Woolf, London, The Hogarth Press, 1960-1967

Principali traduzioni italiane:
- Flush, vita di un cane, trad. di A. Scalero, Milano, Mondadori, 1946
- La camera di Giacobbe, trad. di A. Banti, Milano, Mondadori, 1950
- Gli anni, trad. di G. De Angelis, Milano, Mondadori, 1955

- La crociera, trad. di O. Previati, Milano, Rizzoli, 1956

- Diario di una scrittrice, trad. di G. De Carlo - V. Guerrini, Milano, Mondadori, 1959

- Orlando, a cura di A. Bertolucci, trad. di A. Scalero, Milano, Garzanti, 1978
- Le onde, a cura di F. Marucci, trad. di G. De Angelis, Milano, Rizzoli, 1979
- Lunedì o martedì, trad. di F. Duranti, Milano, La Tartaruga, 1981
- Cambiamento di prospettiva. Lettere 1923/'29, a cura di N. Nicolson - J. Trautman, trad. di S. Gariglio, Torino, Einaudi, 1982
- Notte e giorno, a cura di M. V. Malvano, trad. di N. Fusini, Milano, La Rosa, 1982
- Romanzi e altro, a cura di S. Perosa, Milano, Mondadori, 1982
- Tutti i racconti, trad. di A. Bottini - F. Duranti, Milano, La Tartaruga, 1988
- Gita al faro, a cura di A. Bertolucci, trad. di G. Celenza, Milano, Garzanti, 1988
- Le tre ghinee, trad. di A. Bottini, Milano, Feltrinelli, 1990
- La signora Dalloway, trad. di P. F. Paolini, Roma, Newton Compton, 1992
- Le onde, cura e trad. di M. Del Serra, Roma, Newton Compton, 1993
- Una stanza tutta per sé, cura e trad. di M. Del Serra, Roma, Newton Compton, 1993
- Romanzi, a cura di N. Fusini, trad. di vari autori, Milano, Mondadori (I Meridiani), 1998
- Saggi, prose, racconti, a cura di N. Fusini, trad. di vari autori, Milano, Mondadori (I Meridiani), 1998

Bibliografia

- D. Daiches, Virginia Woolf, London, Nicholson and Watson, 1945
- E. Auerbach, Il calzerotto marrone in Mimesis. Il realismo nella letteratura occidentale, trad. di A. Romagnoli - H. Hinterhauser, Torino, Einaudi, 1956
- V. Amoruso, Virginia Woolf, Bari, Adriatica Editrice, 1968
- B. Blackstone, Virginia Woolf: a Commentary, New York, Harcourt, 1969
- A. Lombardo, Il diario di Virginia Woolf in Ritratto di Enobarbo. Saggi sulla letteratura inglese, Pisa, Nistri Lischi, 1971
- N. T. Bazin, Virginia Woolf and the Androgynous Vision, New Brunswick, N.Y., Routgers University Press, 1973
- Q. Bell, Virginia Woolf: a Biography, 2 Voll., London, The Hogarth Press, 1972 (trad. di M. Papi, Milano, Garzanti, 1974)
- J. Bennett, Virginia Woolf. Her Art as a Novelist, London, Cambridge University Press, 1975
- M. Billi, Woolf, Firenze, La Nuova Italia, 1981
- R. Poole, The Unknown Virginia Woolf, London, Cambridge University Press, 1978
- B. J. Kirkpatrick, A Bibliography of Virginia Woolf, London, Hart-Davis, 1980
- E. Siciliani, Tele con strani disegni. Un viaggio verso il faro. V. Woolf: 1917-1927, Bari, Adriatica Editrice, 1984
- T. Moi, Sexual/Textual Politics: Feminist Literary Theory, London and New York, Methuen, 1985
- A. Brawer, Ritratto come autoritratto. Al Faro di Virginia Woolf, Torino, Editrice Tirrenia Stampatori, 1987
- L. Lanza, Frustoli di scrittura. Tra paganesimo e misticismo. Postfazione di M. Ferrari, Venezia, Supernova, 2002, 35-72; 121-129